Notte d’Arte, stop ai concerti non ci sono i permessi. La rabbia di Gallo: “Autorizzati matrimoni e volgarissime serenate, si ferma una notte bellissima e piena di gioia, dedicata all’inclusione”

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Vietato i concerti alla Notte d’Arte nel centro storico di Napoli. Motivo ? Non ci sono i permessi. Sembra una barzelletta invece è quello che è accaduto stasera nel ventre antico della città. Una scivolata clamorosa del neo assessore al Turismo Eleonora De Maio mancava l’autorizzazione del pubblico spettacolo. Non c’erano in pratica i requisiti di legge per poter fare i concerti dell’inclusione.

Francesco Chirico, presidente della II Municipalità è dovuto salire sul palco di piazza del Gesù e spiegare le cose. Incredulità tra i tanti che erano in attesa dell’esibizioni. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha appreso la notizia ed è rimasto senza parole.

Un passo falso senza precedenti che mostrano la superficialità, l’improvvisazione e la mancanza di coordinamento tra uffici e assessorato.

Una grande kermesse organizzata per riconnette strade, piazze e vicilòi e i quartiri di Napoli, artisti che si mobilitano, musicisti pronti a suonare, palchi, amplificazioni e luci, pubblico in attesa del concerto. Tutto è pronto ma poi il colpo di scena : niente autorizzazione e quindi tutto annullato.

Lo denuncia in un duro post Gianfranco Gallo, direttore artistico dell’evento.

“Pensavo di aver visto tutto a Napoli, stasera si è toccato il fondo. La Notte d’Arte per la quale ero stato chiamato come direttore artistico e per la quale tantissimi artisti si erano messi a disposizione ed erano già sul palco, è stata vietata per tutta la parte dei concerti. Motivo? Permessi mancanti , burocrazia, Nulla”.

E aggiunge: “Io non so di chi sia la colpa ma, una volta che la festa per il Popolo stava per cominicare , non si poteva trovare una soluzione? C’erano le autorità e vari rappresentanti della polizia urbana, non si poteva risolvere? C’erano il sindaco, gli assessori. Quanto ancora questa città dovrà far scappare via artisti e uomini di buona volontà?”.

E poi l’attacco dell’artista: “Si concedono concerti a piazza plebiscito, passaggi di carrozze per i matrimoni di chissà chi, volgarissime serenate alle finestre, si ferma una notte bellissima e piena di gioia , dedicata all’inclusione , all’abbattimento di qualsiasi muro”.

“Stasera non si è alzato un muro , si è frantumato, restano le macerie di questa allucinante città. Ringrazio tutti quelli che erano venuti e tutti gli artisti , da Tony Esposito a Maldestro, ai più giovani, ringrazio Peppe Quintale che chiamato da me aveva preso un aereo a sue spese per essere presente sul palco, ringrazio Maurizio De Giovanni che sono riuscito a fermare in tempo, ringrazio anche tutti quelli che avevano collaborato per la parte artistica”.

“A Francesco Chirico presidente della Municipalità, ragazzo appassionato e forse un po’ ingenuo , dico: ti conviene fare politica qui? Ai miei concittadini invece dico: ecco perchè qualche artista va via. Certo io non ho nessuna colpa ma mi sento responsabile, come napoletano, della via che ha preso la mia città”.

Una sconfitta perchè la kermesse era dedicata in particolare all’inclusione far sentire al centro della città, dell’atteznione chi non ha voce, artisti hanno annulato serate per essere in città, saltate anche le testimonianze di migranti e testimoni di storie di emarginazione.

Pier Paolo Milanese

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