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Finisce sulla graticola la neo assessora alla Cultura e al Turismo Eleonora de Majo. Lo stop ai previsti concerti per la Notte d’Arte sta provocando un vespaio di polemiche. Palchi montati, illuminati e attrezzati con strumenti musicali sono rimasti desolatamente vuoti.
Artisti, cantanti, musicisti ma anche le testimonianze di chi lotta per integrarsi nella serata dedicata all’inclusione non hanno potuto esibirsi e dire la loro. Una scivolata dell’amministrazione comunale che ha del clamoroso.
Su tutte le furie il direttore artistico Gianfranco Gallo che per due mesi ha lavorato in modo instancabile e con passione per regalare una notte di gioia e di magia alla città ed ai napoletani. Mancavano i permessi per il pubblico spettacolo, una dimenticanza gravissima.
Come può accadere un fatto del genere? Pressapochismo, sviste, irresponsabilità. Un assessore ha il dovere di accertarsi che tutto sia in regola, lavorare sodo, controllare i vari livelli burocratici, coordinare gli uffici, dialogare con i dirigenti, prevedere l’imprevedibile.
Tra l’altro la Notte d’Arte è una manifestazione programmata da tempo, Napoli è piena di locandine, pubblicità e indicazioni delle varie location dei momenti musicali e dei concerti.
Chi l’ha incrociata parla di un sindaco Luigi de Magistris infuriato. Il primo cittadino ha appreso la notizia dei concerti saltati mentre si trovava in strada tra la gente.
E Pino De Stasio, assessore alla II Municipalità e titolare del Bar Settebello ha ospitato alcuni artisti stasera e li ha fatti suonare. Poi ha chiuso per protesta alle 22.
Una doccia gelata. Ora occorre capire chi ha sbagliato. L’indice accusatore ora è puntato contro la neo assessora de Majo che finisce nella bufera.
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