L’ex ministro delle Telecomunicazioni Mario Landolfi, ex esponente di An e Pdl condannato a due anni di reclusione per corruzione. La notizia vera però è che è caduta l’aggarvante camorristica.
Si è concluso il processo di primo grado a Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta sui rifiuti.

L’ex ministro che ha rinunciato alla prescrizione, è quindi colpevole di corruzione e la condanna è a due anni ma la pena è sospesa e non vi è menzione, per gli altri capi d’imputazione truffa e aggravante camorristica, invece. È stato assolto. L’accusa aveva chiesto complessivamente tre anni e sei mesi di carcere.
Il processo è nato da una una parte del procedimento a carico dell’ex sottosegretario all’Economia nonché coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino, conclusosi in primo grado con la condanna dell’ex politico di Casal di Principe a nove anni per concorso esterno in associazione camorristica, riconosciuto come il “referente politico nazionale” del clan dei Casalesi.
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