Cinzia Falcone è l’imprenditrice che ha denunciato la prefetta di Cosenza Paola Galeone. È andata dalla polizia nel momento ha ricevuto la ìproposta indecente’ da parte della rappresentante del governo sul territorio.
Con una microtelecamera e banconote fotocopiate ha assecondato o meglio subito le rischieste del prefetto. Una bustarella di 700 euro per cominciare una ‘collaborazione strategica’.

Non ha esitato un attimo Cinzia Falcone, una imprenditrice, una cittadina con un’idea di Stato, di rispetto delle regole, di trasparenza e legalità da impartire una lezione morale alla ex prefetta ora ai domiciliari.
“Non avrei potuto fare diversamente. Da tempo sono impegnata nel sociale e spesso mi è capitato di pronunciare frasi del tipo: ‘in questa terra dobbiamo scegliere da che parte stare da subito!’”, ha detto con voce ferma Cinzia Falcone e poi ha aggiunto : “Il giorno prima, però, avevo ascoltato l’intervista al procuratore Gratteri in cui invitava i calabresi a ribellarsi e questo ha determinato in me ulteriormente la volontà di dissentire e dire no a una ingiusta richiesta”.

Ora tocca alla politica dare un segnale inequivocabile, di fermezza e determinazione.
Cinzia Falcone è una risorsa, una donna che con il suo alto senso dello Stato ha riscattato i tanti che non scendono a compromesso con nessuno.
Il posto di Cinzia Falcone è nelle istituzioni e rappresentare le istanze dei cittadini onesti.
I partiti si mettano alla prova, accettino la sfida: offrano un collegio a Cinzia Leone. È giusto che l’imprenditrice-coraggio sia una rappresentante del popolo. Staremo a vedere.
Arnaldo Capezzuto
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