Si attende che la Cassazione decida sul referendum per il taglio dei parlamentari, riforma voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle e per lo stretto della cuffia tirata per i capelli dalle firme di depuati e senatori con il contributo significativo della Lega.
Insomma, si cerca di bloccare la sforbiciata pentastellata di alleggerire il Parlamento e renderlo più efficiente.
Secondo il sondaggio Demos per Repubblica, se si dovesse andare oggi alle urne per decidere se rendere operativa la legge, gli italiani non avrebbero dubbi.
Il taglio dei parlamentari è già plebiscito: è favorevole l’86% degli elettori. Il consenso è più forte tra chi ritiene il Parlamento “sempre meno necessario” (95%) e invoca il “leader forte” (90%).
A leggere i dati del sondaggio, insomma, la legge di modifica della Costituzione, approvata nello scorso ottobre che riduce le poltrone già sarebbe legge dello Stato.
Il referendum confermativo incontra il favore degli italiani animati sempre più da un elevato tasso di antipolitica.
Resta sul tappeto il nuovo progetto di riforma, che prevede un ritorno al sistema proporzionale e che potrebbe essere l’estrema mediazione per non creare nel sistema istituzionale italiani pericolosi squilibri di rappresentanza.