Sky Usa elogia l’ospedale ‘Cotugno’ di Napoli definnendolo il migliore nosocomio a livello europeo contro l’emergenza Covid-19.
Dall’America sono convinti che l’ospedale partenoepo specializzato nella lotta alle malattie infettive è un modello straordinario di efficienza e di grandi professionalità con un record ormai mondiale: Nessun medico, infermiere e personale sanitario ammalato dal Coronavirus.
“Mentre il diffondersi dell’epidemia ha colto tutti di sorpresa nel Nord e il personale medico si è trovato senza protezioni, le cose in questo ospedale sono andate diversamente”.
“Siamo stati portati, completamente vestiti di tute e occhiali di protezione, in una delle loro Unità Intensive. Qui siamo ad un livello completamente differente rispetto a tutto quanto visto finora. Lo staff che assiste i pazienti indossa maschere super avanzate simili a maschere antigas diverse da quelle normalmente indossate negli altri ospedali. Sono rivestiti da una tuta ermetica che fa in modo che medici ed infermieri siano davvero isolati. Incredibilmente, almeno per ora, nessun membro dello staff si è infettato, sembra che quindi questo sia possibile, basta avere le giuste forniture e seguire i giusti protocolli”.
“Un infermiere ci passa disperatamente veloce accanto con una siringa, un paziente all’interno di una camera è improvvisamente peggiorato. Possiamo vedere che prepara un’iniezione fuori dalla stanza del trattamento. Non entra mai nella stanza ma comunica attraverso una finestra collegata col paziente. Questi non escono mai dalle loro stanze durante la crisi, e questo è uno. Quando è pronta, la medicina passa attraverso una porta a compartimento. Ricordate: non è mai entrato nella camera, non ha toccato niente e nessuno, ma immediatamente si toglie guanti e camice. l’attenzione ai dettagli è costante”.
“Ci sono molti giovani pazienti giovani in trattamento ed è interessante notare che i più colpiti sono della classe sociale media. Chiedo perchè? La risposta è ovvia: lavorano. Quello che ci preme sottolineare è che le severe regole di separazione tra materiale infetto e pulito vengono seguite da tutti, ma le guardie di sicurezza nei corridoi di connessione lo ricordano in caso qualcuno lo dimentichi”.
“Spiega il primario di pneumologia, Dott. Parrella, mentre molti pazienti sono passati. ‘E’ molto molto importante separare i corridoi e organizzare come vestirsi e spogliarsi, come far entrare un medico o un infermiere nelle stanze, come indossare bene le maschere, è molto importante’. Gli domando se avere le giuste protezioni è ugualmente importante ‘ Certo, noi combattiamo per questo, combattiamo per averli, comunque adesso li abbiamo’, risponde”.
“Due guardie corrono dal dottor Fiorentino. Lui controlla costantemente che lo staff osservi meticolosamente i picchi per contenere il contagio. Mi passa accanto per spiegare alle guardie come devono trattare i pazienti. Il vantaggio di questo ospedale è che lo staff, rispetto a quelli nel resto del paese, è abituato a trattare infezioni molto serie come HIV e tubercolosi”.
“Spiega che le misure che stanno attuando per i Covid19 sono la loro seconda natura. Questa conoscenza ha protetto il loro staff. C’è un alto numero di infetti tra il personale del nord, mi dice, perchè loro non sono in grado di attuare questa separazione. Non lo dice per dare loro colpe, è solo un dato di fatto. ‘In questo ospedale, nessuno” dice.