In attesa di una decisione su Raffaele Cutolo, ex capo della Nco, il legale proprio in questi giorni, ha presentato istanza per la concessione degli arresti domiciliari non si fermano le scarcerazioni.
Questa volta il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha disposto la scarcerazione di Pasquale Zagaria, 60 anni, l’imprenditore recluso al 41 bis, legato al clan dei Casalesi e fratello del superboss Michele Zagaria noto come Capastorta. Il giudici gli hanno concesso ha ottenuto 5 mesi di arresti domiciliari per gravi problemi di salute.
La decisione è stata presa dai magistrati anche a causa dell’indisponibilità da parte delle strutture sanitarie dell’isola di poter garantire al detenuto la prosecuzione dell’iter diagnostico e terapeutico di cui ha bisogno a causa di una grave patologia.
Recentemente, infatti, era stato operato di tumore e, a causa dell’emergenza sanitaria che aveva trasformato l’ospedale di Sassari in reparto Covid, non poteva piu’ essere sottoposto a chemioterapia. Sarà trasferito nel Nord Italia ai domiciliari.
Zagaria venne arrestato nel giugno del 2007 ed e’ considerato dagli inquirenti la mente economica del clan, dopo aver trasferito il settore di maggior interesse dei Casalesi, il cemento, a Parma, citta’ nella quale, grazie a lui, la cosca ha pilotato l’aggiudicazione di appalti a ditte ‘amiche’.
Lo scorso anno il magistrato di sorveglianza di Cuneo aveva ridotto di 210 giorni la sua pena (che dovrebbe scontare entro il 2027) accogliendo l’istanza dei suoi difensori per aver subito un trattamento inumano nei periodi di detenzioni trascorsi a Poggioreale, Cuneo, Lecce e Nuoro