Camorra. Non solo sparatorie, quelli della Vanella Grassi avevano riciclato un patrimonio di 10 milioni di euro.
Gli uomini della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone (5 in carcere e 2 obblighi di dimora) e sequestrato 11 società, beni mobili e immobili per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.
In manette sono finiti Antonio Mennetta, 35 anni; Alberto Sperindio, 58 anni; Salvatore Di Bari, 43 anni; Giovanni Vallefuoco, 50 anni. Obbligo di dimora e divieto di esercizio di impresa e di uffici direttivi di imprese per Gianluca Sperindio, 36 anni, e Antonio Aurino, 34 anni.

Nei loro confronti l’accusa è di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutti aggravati dal metodo mafioso.
In pratica Mennetta, considerato capo dell’organizzazione camorristica Vanella-Grassi, sebbene sottoposto al regime detentivo del 41bis “ha mantenuto saldo il controllo dell’organizzazione e delle sue strategie di reinvestimento dei profitti delle relative attività delinquenziali in società operanti soprattutto (ma non solo) nel settore della vigilanza privata e in quello immobiliare”.
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