Nella cassetta degli attrezzi per combattere usura e racket c’è uno strumento in più: si tratta dell’accordo di collaborazione per la prevenzione del rischio usura e dell’infiltrazione criminale nell’economia legale sottoscritto stamane tra le associazioni imprenditoriali di categoria ed Sos Impresa-Rete per la legalità della Campania e i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine.
Alla presenza del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Annapaola Porzio, il prefetto vicario Luca Rotondi, il commissario antiracket e antiusura della Regione Campania Franco Malvano. Obiettivo principale dell’accordo è creare una rete di supporto alle imprese.
“Mai come adesso, in questo momento di crisi , ha detto il commissario Porzio – è necessario l’impegno delle associazioni di categoria che, unito a quello delle associazioni antiracket ed antiusura, devono prendersi cura di coloro che, per necessità, paura e solitudine hanno ceduto o rischiano di cedere alle pressioni della criminalità. Occorre fare presto e arrivare prima che le imprese siano irrimediabilmente compromesse”.
“Le istituzioni e la società civile – prosegue il prefetto – mettono a disposizione gli strumenti per uscire dalla solitudine, per superare la necessità e per vincere la paura per avviare un percorso di recupero della libertà e del benessere che favorisce tutta la comunità”.
“Con questo accordo le realtà imprenditoriali della Campania – conclude il commissario Porzio – danno un segnale importante, di consapevolezza e responsabilità, che deve portare la legalità a divenire modalità e declinazione dell’agire quotidiano”.
Corsi di formazione per diffondere la cultura della legalita’ e della giustizia, regole mirate per le imprese e corner informativi sui temi della sicurezza, punti di ascolto circa le opportunità offerte alle vittime di racket e usura.
Sono i punti principali dell’accordo di collaborazione a cui hanno aderito Casartigiani con Luciano Luongo, Claai Imprese con Achille Capone, Cna con Giuseppe Oliviero, Confartigianato Imprese con Luca Pietrolungo, Confcocommercio con Pasquale Russo, Confesercenti con Vincenzo Schiavo, l’Ente bilaterale artigianato Campania con Bruno Milo, Federconsumatori con Rosario Stornaiuolo e il vice presidente della Camera di Commercio Fabrizio Luongo, presenti i rappresentanti dei carabivnieri, polizia e finanza.
“Le associazioni di categoria condividono la nostra preoccupazione, cioe’ che aumenti il fenomeno usuraio e il livello di infiltrazione criminale nell’economia legale”, – sottolinea Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa – Rete per la Legalità, che collaborerà con gli enti nell’attività di sensibilizzazione delle imprese associate sui temi della legalità e delle politiche attive nel prevenire e a contrastare il racket e l’usura.
“Le associazioni riconoscono di non essere adeguatamente attrezzate per affrontarle da sole questa emergenza e hanno chiesto alla nostra associazione – ha aggiunto Cuomo – di fornire loro un servizio di accompagnamento e solidarietà per aiutare le imprese a non finire nelle mani della criminalità. Le mafie hanno risorse economiche infinte, questa liquidità è il competitor più forte dello Stato, del sistema bancario e del governo. Se le banche non fanno la loro parte, favoriscono la criminalità e l’immissione nell’economia di tutto questo denaro sporco”.
“L’impegno è ora estendere e quindi riprodurre questo accordo in altre regioni – conclude Cuomo – cominciando dalla Sicilia non è a caso presente oggi Pippo Scandurra rappresentante di Sos impresa RplL Sicilia”.