Il magistrato napoletano Henry John Woodcock non violò alcuna norma, il suo operare nella vicenda Consip fu corretto e solo e sempre nel rispetto della legge.
Così ha deciso la Sezione disciplinare del Csm dove il pm era sotto processo : assolto.
“Quando ebbi l’avviso di garanzia dalla procura di Roma – ha ricordato il pm napoletano – fui chiamato dal collega e amico Nunzio Fraglisso (allora Procuratore facente funzioni a Napoli) che mi confermò la fiducia e la delega per il processo Romeo, e che mi difese pubblicamente. Il nostro rapporto è sempre stato di amicizia ed è continuato con la stessa amicizia”.
“Ancora oggi, con i colleghi della procura di Roma lavoriamo gomito a gomito – prosegue – condividendo indagini, con la correttezza che riguarda non solo i rapporti tra colleghi, ma tra tutti gli operatori della cittadella giudiziaria”.
“La lealtà, la correttezza, la sincerità è una caratteristica e una qualità che mi riconosco. È una sorta di obbligazione naturale, di debito che riconosco a chi questi valori mi ha impartito, e cioè ai miei genitori”, ha detto ancora Woodcock.
Marcello Maddalena che ha difeso il magistrato partenopeo ha invece ricordato che il Woodcoc era stato rassicurato che nulla sarebbe uscito su ‘Repubblica’ dalla giornalista che il giorno dopo, invece, pubblicò l’articolo.
“Nemmeno il peggior nemico del dottor Woodcock può trovare in questi atti la benché minima traccia di qualcosa che abbia scalfito la sua immagine dentro e fuori gli uffici giudiziari – spiega – il dottor Woodcock ha il dogma della correttezza e la sezione disciplinare gli deve restituire parte del proprio onore” .