Napoli intitolerà una delle sue strade a Giulio Regeni, il giovane studioso italiano barbaramente torturato e assassinato in Egitto nel febbraio 2016. Lo ha deciso oggi, su proposta del sindaco Luigi de Magistris e dell’assessore alla Toponomastica, Alessandra Clemente, la commissione Toponomastica.
“Come già altre città italiane, l’appello del professore Ernesto Galli della Loggia che con l’articolo ‘Una via per Giulio Regeni in ogni città italiana’, pubblicato sul Corriere della Sera del 16 giugno 2020, esortava ad un simile gesto simbolico, ampio e condiviso per assicurare la memoria di un sacrificio ancora senza giustizia, un caso internazionale controverso che si prevede di difficile risoluzione”.
Sempre su proposta di sindaco e assessore è stata approvata, anche, l’intitolazione a Giorgio Ascarelli, il mecenate e imprenditore di origine ebraiche, fondatore del Calcio Napoli, “del piazzale antistante lo Stadio San Paolo, mantenendo il toponimo Piazzale Vincenzo Tecchio, non potendo procedere per motivi tecnici dovuti alle istituzioni e civico presenti, approvando, inoltre, l’intitolazione proposta dall’Istituto di Storia Patria al prefessore Cosenza dei giardini antistanti l’Università di Ingegneria”.
Voluta, inoltre, dalla stessa commissione una targa commemorativa a memoria di Luciano De Crescenzo, su proposta del già assessore alla Cultura Nino Daniele e del vicepresidente del Consiglio comunale Fulvio Frezza, in Vicoletto Belle donne.
Anche dell’attore napoletano Aldo Giuffrè, su proposta di Clemente, è stata approvata l’intitolazione, in occasione di 10 anni dalla morte il prossimo 26 giugno, una strada o un luogo pubblico, nei pressi del luogo di nascita vicino al Museo Nazionale.
Altre targhe e intitolazioni saranno dedicate a figure femminili di grande spessore come: Nilde Iotti, Pupella Maggio, Mirna Doris, Angela Ardinghelli e Adriana Basile.
“Ancora un ottimo lavoro di tutta la Commissione Toponomastica, che – ha sottolineato Clemente – continua nell’opera di valorizzazione della nostra identità attraverso grandi figure della storia culturale, sociale, artistica napoletana e internazionale. Sempre in continuo e aperto dialogo con i proponenti, abbiamo riconosciuto il valore di tante donne, continuato ad onorare i sempre numerosi esponenti della nostra cultura”