Se Italia Viva non terrà il gioco, come sembra, probabile domani il senatore Matteo Salvini finisca sul banco degli imputati e processato per aver ritardato lo sbarco dei profughi dalla Open Arms quando esercitava le funzioni di ministro dell’Interno.

I nodi, domani, verranno al pettine: l’Aula dovrà decidere se i giudici debbano processare l’allora capo del Viminale che in occasione dello sbarco dei migranti, a bordo c’erano anche bambini, donne e anziani, non fece prevalere le norme ma l’ideologia.
Il diretto interessato rimanda al mittente le accuse affermando che le decisioni furono collegiali e quindi a questo punto anche il premier Giuseppe Conte finisca sotto processo.

“Non ritengo che ci sia stato alcun errore, men che meno nessuno reato – Matteo Salvini – Se qualcuno domani in Aula riterrà che sia stato commesso un reato, ne risponderanno in tanti, visto che sono scelte prese collegialmente con alcuni interventi presi per iscritto”.