Ancora paura, la scorsa notte, nel quartiere Ponticelli di Napoli, dopo le potenti deflagrazioni che si sono registrate martedì scorso.
Una segnalazione giunta al 113 poco prima della mezzanotte ha costretto la Polizia di Stato ad effettuare un sopralluogo in via Vera Lombardi, la stessa strada in cui martedì scorso un ordigno ha gravemente danneggiato una automobile.
Questa volta gli agenti della Polizia di Stato non hanno registrato danni sul luogo dell’esplosione segnalato dai cittadini.
I poliziotti stanno ora cercando di acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per ricostruire l’accaduto e identificare eventuali responsabili.

Sempre martedì scorso, nei pressi della roccaforte del clan De Martino, una potente esplosione ha provocati ingenti danni a otto vetture.
E sulla vicenda è intervenuto il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto: “Tre bombe e una ‘stesa’ in 72 ore. Strade, rioni e cortili trasformati in campi di battaglia. Ciò che accade in queste ore a Ponticelli, quartiere della zona Orientale della città, è una emergenza nazionale. Residenti, commercianti vivono nel terrore più assoluto”.
“Ieri sera alle 23, l’ultima esplosione dovuta alla deflagrazione dell’ennesimo ordigno. È un coprifuoco permanente. A Ponticelli non è il Covid a far paura ma le bombe. Queste persone non possono e non devono essere lasciate sole. Devono mobilitarsi le istituzioni, ma dobbiamo mobilitarci anche noi che siamo la società civile”.
“Mi aspetto più polizia in strada, ma anche più telecamere, più investimenti per la scuola, la formazione, il lavoro, più sostegno alle associazioni attive sul territorio per contrastare i clan. Ci sono in giro criminali che non esitano a lanciare bombe. Ci sono tutti i motivi per essere allarmati e credo che il Governo può e deve inviare rinforzi alle donne e agli uomini impegnati nel contrasto alla criminalità. Se c’è una emergenza ed a Ponticelli è una emergenza nazionale bisogna affrontarla in maniera adeguata, schierando ancora di più tutte le forze disponibili” – conclude Ruotolo.

E sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Dinacci, coordinatore Metropolitano di Articolo Uno a Napoli : “L’allarme di queste ore sull’emergenza criminale a Napoli deve essere raccolto immediatamente dalla politica perché rappresenta un’assoluta priorità. Il quartiere di Ponticelli, dopo tre bombe e una ‘stesa’ in 72 ore, appare ferito e chiama tutti noi a mobilitarci”.
“La camorra a Napoli – prosegue Dinacci – sta rialzando la testa, dalla zona orientale a Fuorigrotta e al centro storico, e vive una fase preoccupante di forte recrudescenza, mentre la pandemia, aumentando diseguaglianze e povertà, rende ancora più fragile il tessuto sociale ed economico. Ora c’è l’esigenza di fare squadra tra politica, società civile e istituzioni, per uno sforzo immediato e adeguato in grado di fermare prima possibile l’escalation criminale”.
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