Cosa sta accadendo a Fuorigrotta? Se lo sono chiesti in tanti nel corso dell’incontro pubblico “La camorra uccide, il silenzio pure” organizzato dal presidente della Municipalità Diego Civitillo a cui hanno aderito le parrocchie, le associazioni, commercianti e cittadini.
Il Prefetto di Napoli Marco Valentini non ha fatto mancare il suo contributo annunciando una serie di attività che saranno messe in campo a breve. Si va dal controllo del territorio attraverso le operazioni alto impatto, all’accelerazione dell’installazione dei servizi di videosorveglianza fino ad una presenza più costante della polizia municipale.
Anche il vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella si è detto accanto alla comunità ed impegnato in prima persona rispetto ai problemi che stanno emergendo. Presente all’iniziativa – che si è svolta in piazza San Vitale – anche l’assessore alla Legalità Alessandra Clemente.
In particolare Antonio D’Amore dell’associazione Libera ha ribadito che Fuorigrotta deve metterci la faccia e scacciare chi si arricchisce con la camorra.
“Il momento è difficile, la crisi avanza e i clan tentano il salto di qualità con le attività illegali e creando un clima di terrore. Paura che bisogna spazzare via e abitare le strade del quartiere anche e soprattutto con una maggiore e visibile presenza delle forze dell’ordine” – ha concluso D’Amore.
Tra le preoccupazioni emerse anche la diffusione dell’usura ovvero il prestito di denaro a fronte di interessi molto elevati, pesa come è facile intuire il fermo delle attività commerciali per il Covid.
Ricordiamo che il 15 marzo in via Leopardi è stato ucciso il 77enne Antonio Volpe e nelle settimane seguenti non sono mancate atti intimidativi nelle strade del quartiere come ‘stese’ e avvertimenti.