Per gli investigatori avrebbero raccolto e stoccato nei pressi del campo nomadi di Caivano scarti ferrosi, motori di auto e componenti di frigoriferi. E ancora vecchie lavatrici e rifiuti tessili. Scarti che poi, in
diverse occasioni, sarebbero stati anche dati alle fiamme.
E per questo motivo oggi la Procura della Repubblica dui Napoli Nord ha chiesto il rinvio a giudizio per 8 componenti della comunità nomade di Caivano, uno dei comuni del napoletano che è nel perimetro della cosiddetta ‘Terra dei fuochi’.
I carabinieri della locale Compagni hanno monitorato il territorio anche attraverso un capillare sistema di videosorveglianza. Ed è stato accertato che i rifiuti venivano raccolti, poi depositati in modo sparso ed infine dati alle fiamme. Un’attività svolta da interi nuclei familiari, con il coinvolgimento di alcuni minorenni. E nel corso delle indagini dei carabinieri è emerso anche un fenomeno di dispersione scolastica.
Accertate anche le precarie condizioni igienico sanitarie in cui vivonono alcuni nuclei familiare. Trovati anche materiale di provenienza delittuosa e numerosi veicoli senza copertura assicurativa. E nel corso delle indagini dei carabinieri è emerso anche un fenomeno di dispersione scolastica. Accertate anche le precarie condizioni igienico sanitarie in cui vivonono alcuni nuclei familiari. Trovati anche materiale di provenienza delittuosa e numerosi veicoli senza copertura assicurativa