0
0
Non è bastato il blitz a favore di telecamera al Parco Verde di Caivano per fermare le fibrillazioni criminali.
L’altro ieri prima di mezzanotte puntuale, un commando di sei persone si sono materializzate nel blocco B, tra gli isolati B/2 e B/4 dove hanno marcato in modo roboante la propria presenza.
Chi ha visto la scena parla di armi sfoderate e messe in bella evidenza a scopo intimidatorio. In quella partizione c’è un insedimaneto di appartenenti alla e familiari del boss Ciccarelli, capo dell’omonimo clan che da 20 anni controlla oltre al Parco Verde e quindi la piazza di spaccio tra le più grandi di Europa anche le case di edilizia popolari ex Iacp di via Atellana.
Un messaggio, in pratica, al clan Ciccarelli-Sautto che vede il livello apicale praticamente tutti in carcere.
Un’altra ipotesi potrebbe essere una risposta al tentato omicidio di Francesco Falco, 43 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati di droga, sfuggito alla morte in Via Cairoli, zona di spaccio, solo per circostanze fortuite, ma ferito gravemente alle gambe.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it
