Rogo della Venere degli stracci, ai domiciliari autore del raid

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Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto per Simone Isaia, il giovane senza fissa dimora accusato di aver dato alle fiamme l’opera di Pistoletto ‘Venere degli Stracci’ installata in piazza del Municipio a Napoli, gli arresti domiciliari.

Il giudice ha accolto l’istanza per la sostituzione della misura cautelare in carcere. Il senza fissa dimora sconterà la pena alternativa al carcere in una casa di accoglienza di Salerno. Sulla vicenda è intervenuto il garante dei detenuti Samuele Ciambriello: “Il penitenziario non può essere un luogo di cura per chi ha bisogno di aiuto”.

Proprio sulla vicenda di Simone Isaia uno schieramento di associazioni, gruppi di preghiera, la casa editrice IOD e varie personalità avevano lanciato un appello e una sottoscrizione che ha raccolto 5371 firme affinchè il giovane venisse collocato in una struttura diversa dal carcere di Poggioreale dove ogni cella è occupata da sette persone. Un ambiente non compatibile con i problemi psicologici di cui soffrirebbe il giovane.

Simone Isaia attenderà l’inizio del processo ai domiciliari presso la Casa di accoglienza Domus Misericordiae di Salerno.

“Il carcere – dice Ciambriello – dovrebbe essere considerato come extrema ratio, non può essere un luogo di cura per chi ha bisogno di aiuto”.

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