Sotto una pioggia battente stamane in occasione del 38esimo anniversario dell’uccisione del giornalista Giancarlo Siani, il sindaco Gaetano Manfedi, Paolo Siani, componente della fondazione Siani e fratello di Giancarlo, il professore Nando Dalla Chiesa e rappresentanti della fondazione Polis e di molte associazioni hanno deposto una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda il sacrificio del cronista partenopeo.

Giancarlo Siani, fu ucciso da un commando di killer della camorra sotto casa la sera del 23 settembre del 1985. I sicari fecero fuoco mentre il cronista era ancora a bordo della sua Mehari.
“Giancarlo ha sempre parlato in maniera diretta ai giovani – ricorda Paolo Siani – ed i ragazzi oggi lo riconoscono come un simbolo perché lui continua a parlare alle istituzioni: gli chiede di occuparsi dei più piccoli affinché ogni bambino possa avere un’opportunità”.

A 38 anni dalla morte. L’esempio di Giancarlo è patrimonio per tante ragazze e ragazzi che si ispirano proprio alla vita e all’impegno del giornalista napoletano. Un faro che illumina i tempi bui che si vivono nella società contemporanea senza riferimenti e modelli da seguire.
E nel nome di Giancarlo tante le iniziative concrete messe in campo in questi anni. E proprio oggi con Paolo Siani e il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione è stato inaugurato un asilo nido pubblico intitolato alla memoria del cronista.

Proprio Giancarlo Siani in uno dei suoi ultimi articolo scriveva: “Li chiamano muschilli, gli spacciatori in calzoncini, i corrieri baby. Ragazzi, molto spesso bambini già inseriti nel giro della droga. Per loro quale futuro?”.
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