Non solo vendita abusiva di bibite e noleggio illegale di ombrelloni e sedie sdraio nella spiaggia pubblica di Mappatella Beach, non solo aggressione e minacce al deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, non solo una spedizione punitiva contro la titolare di un chiostro della Rotonda Diaz e del padre 81enne perché ‘accusati’ di aver sollecitato l’intervento (cosa destituita d’ogni fondamento) dello stesso parlamentare ma anche gestori di ormeggi sempre rigorosamente abusivi.
Accade a Napoli, dove sembra che l’illegalità sia divenuta ‘normalità’ e dove tutti sembrano adeguarsi senza batter ciglio. È il mondo al contrario, senza più scuorno. Da giorni, grazie all’azione dura e insistente di Francesco Emilio Borrelli, i riflettori si sono accesi sul lungomare di Mergellina. Sotto accusa sono finiti i gestori di molti chiostri, le cui strutture presentano gravi irregolarità anche di tipo commerciale e spesso sono gravati da clamorosi abusi come lo scaricare direttamente a mare oppure difformità edilizie.
Forse non è un caso se un gestore coinvolto come testimone nell’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovane pizzaiolo che nella notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023 morì colpito da un proiettile, si è rifiutato più volte di partecipare al processo in corso e quando è stato accompagnato in tribunale dalle forze dell’ordine ha ritrattato le sue dichiarazioni.
Questi abusivi si sentono i padroni di via Caracciolo è ‘cosa loro’, addirittura di fronte ai sequestri di Guardia di Finanza e polizia municipale sono tornati organizzando una sorta di catena di Sant’Antonio con scooter elettrici ed hanno riportato a Mappatella Beach nuove sedie, tavoli e ombrelloni.
L’assessore alla Legalità del Comune di Napoli, il prefetto Antonio De Iesu non le ha mandate a dire: “I blitz continueranno, entro la fine di quest’estate i chioschi potrebbero essere tutti chiusi: i controlli proseguiranno a tappeto, a ripartire dai prossimi giorni”.
Ora si scopre che la famiglia, in particolare mamma e figlia che hanno aggredito il deputato dei Verdi e si sono scagliate contro la titolare di un chiostro, che impunemente a Mappatella Beach fanno quello che vogliono sarebbe coinvolta nella gestione illegale degli ormeggi. Di questa famiglia fanno parte anche alcuni pregiudicati, vicini a un clan della Torretta.
Un componente della stessa famiglia, infatti, gestirebbe abusivamente anche un ormeggio illegale con almeno sette barche ancorate nei pressi della scogliera prospiciente l’edificio dell’Ambasciata Americana, specchio d’acqua già noto a vicende simili ultime delle quali riguardano il marito dell’influencer Rita De Crescenzo ed i suoi familiari.
L’uomo, basta guardare le foto, compare sia a Mappatella Beach nel fiancheggiare le due donne, sia in barca mentre aiuta alcuni ignari visitatori a trasbordare. Napoli ha bisogno di segnali forti ed inequivocabili. Occorre che la capitaneria, come in passato, avvii una vera e propria lotta senza quartiere. E qualcosa, oltre i chiostri, si dovrà fare anche per i molti locali posti sul lungomare Caracciolo a partire da ‘Ciro Chalet’ che sembra poco interessato alle varie raccomandazioni che le forze dell’ordine e in particolare la task force ha rivolto come la sosta dei propri furgoni, la somministrazione di bevande e alimenti fino all’educare i clienti e avventori al rispetto del decoro urbano e delle norme stradali.
“Bisogna ripristinare la legalità ad ogni costo. Questi farabutti credono di poter fare ciò che vogliono restando impuniti. Non è così, dovranno rendere conto alla giustizia di tutte le loro malefatte. Delinquenti che da anni infestano l’area, guadagnando illegalmente ai danni di chi rispetta le regole. Chiedo a Questore e Prefetto di intervenire con forza. I gestori dello Chalet aggrediti ormai vivono nel terrore, costretti a guardarsi le spalle in ogni momento. I bagnanti sono intimoriti e infastiditi dagli abusivi che creano disagi, stranamente, proprio in questi giorni, erano spariti gli ombrelloni del Comune, poi magicamente ricomparsi grazie all’intervento del Sindaco Manfredi. Questa situazione, che va avanti da decenni, non è più tollerabile, la parte sana della città è stanca di subire continui soprusi. Io continuerò a presidiare l’area fino a quanto non sarà liberata da abusivi e delinquenti”. Così commenta Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra