È un salto nel passato. Erano anni che il Real Bosco di Capodimonte non si presentasse così al mattino. Lattine, confezioni di biscotti, cartacce, resti di cibo disseminati nei prati. Uno spettacolo indegno che fa ripiombare il parco del Museo agli anni passati quando l’inciviltà regnava padrona. Purtroppo per chi frequenta abitualmente il Real Bosco e Museo di Capodimonte da molti mesi si è accorto che qualcosa è cambiata in peggio.
Non c’è più quell’attenzione ossessiva per la cura della bellezza di uno dei polmoni verdi dell’area metropolitana di Napoli ma soprattutto quell’attenzione per un sito e polo culturale. Da quando è andato via Sylvain Bellenger sostituito da Eike Schmidt (nella foto) per un lungo periodo in aspettativa per la candidatura a sindaco di Firenze, tutto sembra che si sia fermato a Capodimonte. Nessuna mostra ed eventi culturali sono stati programmati per tutto il 2024 e nulla si sa della programmazione per il 2025.
I progetti finanziati per rendere il Real Bosco e Museo di Capodimonte a livello internazionale portano in calce la firma di Bellenger anzi molti mecenati che avevano affiancato il francese ora sembrano aver deciso di farsi da parte.
Schmidt è un fantasma, non incide e neppure esercita quella governance che eviterebbe che incivili possano trasformare i prati del Parco in una discarica. Dettagli e particolari non da poco. Il degrado a mano a mano si sta impossessando del Real Bosco come testimoniano i tanti commenti dei lettori dei social.
Linda: “Non è mai accaduto con il dottor Bellinger.Chi può si faccia sentire: sindaco, assessori ecc.Ancora una volta ho la netta sensazione che si remi contro Capodimonte. Chiediamo le dimissioni del ministro Sangiuliano che non ha competenze né titoli per rivestire il ruolo di ministro della cultura”. E poi Angela: “Purtroppo non c’è più Bellenger e il bosco è tornato ai vecchi tempi , oltre al vandalismo, ci sono piante che fuoriescono , all’esterno del bosco, quasi sul marciapiedi”. È la volta di Antonietta: “Ci vuole la sorveglianza sulle persone incivili, perché non sono abituati a pulire il posto che sporcano ci vogliono telecamere è multe salate come in tutte le città Europee”. E poi è la volta di Giusy: “In tutti i parchi pubblici del mondo c’è sorveglianza, perché gli uomini di tutto il mondo si comportano bene se sanno di essere sorvegliati…tranne rare o poche eccezioni”.