Duro colpo inferto dalla Dda di Napoli al clan Picca-Di Martino, una cosca che approfittando della disarticolazione del clan Schiavone-Bidognetti si era riorganizzato per imporre la propria forza intimidatrice sul territorio casertano. Sono 32 le persone arrestate dai Carabinieri del Comando provinciale di Caserta.
Al centro delle indagini è il clan camorristico Picca e tra gli arrestati figura il boss Aldo Picca, già precedentemente condannato a un cumulo di 61 anni di reclusione e, grazie a vari sconti di pena, scarcerato dopo 19 anni nel 2023. Appena uscito dal carcere, ha spiegato il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, Picca ha riorganizzato la cosca rispolverando gli stessi metodi, la stessa tecnica criminale ma aggiornandola alle nuove tecnologie.
Il clan ha da subito cominciato a concentrare le attività sul piano imprenditoriale, facendo estorsioni a tappeto su tutte le attività commerciali, che servono non solo per arricchirsi ma soprattutto per delimitare e rimarcare il territorio, come il cane che la mattina va a fare la pipì. I reati contestati a vario titolo sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il procuratore Gratteri, insieme con i comandanti dei carabinieri presenti in conferenza stampa e con il procuratore aggiunto Michele Del prete, ha affermato: “Si tratta di una camorra al passo con i tempi, in attività non solo estorsioni e droga ma anche riciclaggio che gli ha consentito di infiltrarsi nel tessuto economico”.
Esprime i propri più vivi ringraziamenti e sinceri complimenti al Procuratore antimafia di Napoli Nicola Gratteri e al Colonnello Manuel Scarso, comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta e a tutti gli uomini e le donne del suo comando per la brillante operazione investigativa che ha portato agli arresti, l’Associazione Antiracket e Antiusura SOS IMPRESA Rete per la Legalità Aps della Campania.
“È la dimostrazione concreta che lo Stato è presente, che non arretra di fronte alla prepotenza e alla violenza dei camorristi, ma che, anzi, agisce con forza e determinazione per garantire la legalità e il rispetto dei diritti di tutti – ha dichiarato Luigi Cuomo, coordinatore regionale della Campania di SOS IMPRESA RplL -. Ogni cittadino onesto, ogni lavoratore e ogni imprenditore che crede nei valori della giustizia e della legalità, oggi si sente al fianco di chi lotta ogni giorno per un futuro migliore e più sicuro. Il loro esempio rappresenta per noi tutti una fonte di ispirazione e una prova tangibile che la battaglia per la legalità è una battaglia che possiamo vincere insieme.”