Antonio Riccio era alla guida della sua auto in via Leopardi e travolse Rita Granata, 27 anni, laureata in Scienze diplomatiche e impiegata a Roma. Non prestò neppure soccorso. È accaduto lo scorso 5 maggio. Il pirata della strada sfrecciava a folle velocità al quartiere Fuorigrotta al punto che con la sua auto falciò Rita che era appena scesa dal taxi e stava attraversando la via per entrare nel portone del suo palazzo dopo una sera trascorsa con gli amici in discoteca.
Rita Granata ha combattuto strenuamente per quattro giorni poi è deceduta in ospedale e la famiglia ha autorizzato l’espianto dei suoi organi. Ieri mattina Antonio Riccio, accusato di omicidio stradale pluriaggravato e omissione di soccorso, è stato condannato a 8 anni di reclusione dal gup Campanile del tribunale di Napoli con il rito abbreviato che gli ha consentito di ottenere una riduzione di pena di quattro anni rispetto a quanto previsto dalla legge.
E qualche ora dopo non molto distante da via Leopardi Sara Romano, 21 anni, residente nel centro storico di Napoli, viene investita e uccisa in via Cattolica, lo stradone che collega Cavalleggeri con l’area di Coroglio.
La 21enne muore sul colpo, la vittima e le amiche stavano tornando a casa dopo aver passato la notte in un locale della zona. Anche in questo caso, il pirata della strada scapperà senza prestare soccorso.