Tutto è cominciato dal bravo collega Luca Salici che lo scorso 26 dicembre, ha lanciato la petizione #MandiamoInPensioneOrioles che ha già superato le 31mila firme per chiedere l’applicazione dei benefici della Legge Bacchelli per Riccardo Orioles.
Nella sua vita professionale Riccardo ha ottenuto contributi pensionistici solo per pochi anni di lavoro, sebbene abbia dedicato la sua intera esistenza al lavoro di giornalista in diverse testate e alla formazione di nuove generazioni di cronisti, da Nord a Sud dell’Italia.
Orioles vive a Milazzo con una pensione sociale che non gli permette di continuare le cure per le sue patologie cardiache e per i vari acciacchi dovuti all’età.
Nel corso della sua carriera, ha formato tante generazioni di giornalisti che «in lui hanno trovato un maestro della professione, della deontologia, dell’inchiesta, soprattutto antimafia», spiega Salici. A sostegno della causa si sono schierati politici, giornalisti, magistrati e personaggi pubblici e del mondo dello spettacolo, così come l’ordine dei giornalisti di Sicilia e la federazione nazionale stampa italiana.
Anche il presidente Enzo Iacopino – nel corso della conferenza di fine anno del premier Paolo Gentiloni – aveva lanciato un appello affinché venisse riconosciuto il vitalizio: “Ha reso onore non solo al giornalismo ma a questo nostro tormentato Paese”.
Il giornalista gode di tutti i requisiti per accedere all’aiuto: la cittadinanza italiana, l’assenza di condanne penali irrevocabili, la chiara fama e meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte. Come lo scrittore Riccardo Bacchelli, per il quale è stata approvata la legge del 1985.
Riccardo Orioles è il simbolo di un giornalismo vero che non può morire. Con lui fare i cronisti ha ancora un senso profondo e nobile di eticità, ideali, lotta e militanza.
Occorre dare una spinta e sollecitare un gesto da parte del Governo di concedere a Riccardo i benefici della Legge Bacchelli è un dovere e un segno di riconoscimento per un cronista che con la schiena dritta continua a raccontare verità scomode.