“Napoli e i napoletani da bruciare”, il cartello shock è stato affisso in azienda a Pomigliano.
È stato lo stesso direttore dello stabilimento dell’indotto di Pomigliano a compilarlo per poi giustificarsi che era un modo solo di ‘spronare’ i dipendenti.

L’avviso particolare è apparso sul display informativo dell’azienda, una ditta che produce componenti per auto dell’indotto Fiat: “Bisogna bruciare tutto: Napoli, tutti i napoletani e i loro rifiuti anche perché i napoletani sono un rifiuto”.
Sotto, c’era anche scritto “io non ci sto”, in lettere maiuscole e “bisogna reagire”.

Un modo ‘particolare’ per motivare i dipendenti e la struttura ch ha sollevato e non poteva essere diversamente un nugolo di polemiche.
Secondo i sindacati è una strategia motivazionale inaccettabile, che hanno chiesto il licenziamento del dirigente e hanno fermato la catena di montaggio per una notte.
Il tutto è successo dieci giorni fa, ma si è saputo in questi giorni, dopo che la foto con il display ha cominciato a circolare in rete.
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