“La scorsa settimana Vittorio Feltri ha detto una cosa, di come è uscita, per come è stata interpretata, è evidente che non sta né in cielo né in terra. Non può appartenere a nessuno di noi: non a me e non a nessuno che lavora in questa azienda. Dunque se io la scorsa settimana non sono stato abbastanza chiaro nel prendere le distanze da quella frase chiedo scusa, l’ho già chiesto in settimana in tutti i modi. Chiedo scusa un’altra volta, scusa perché non ho preso le distanze”.
Parla Mario Giordano, conduttore della trasmissione ‘Fuori dal Coro’ che nel corso della puntata di ieri sera ha chiesto scusa ai telespettatori per le parole pronunciate dal direttore editoriale del Quotidiano Libero.
Scuse più volte ripetute, implorate, insomma, un tentativo per il rotto della cuffia di mettere le mani avanti e tentare di scansare un probabile procedimento dell’Agcom.
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – infatti – ha aperto un procedimento nei confronti della società Rti proprietaria di Retequattro e di Mario Giordano proprio per l’intervista a Vittorio Feltri, direttore del Quotidiano Libero del 21 aprile 2020.
Tra l’altro ad inoltrare un esposto all’Agcom sulla puntata erano stati il giorno successivo il senatore del gruppo Misto Sandro Ruotolo e lo scrittore Maurizio De Giovanni che riferendosi alle dichiarazioni di Vittorio Feltri avevano sottolineato che “il conduttore della trasmissione, Mario Giordano, non aveva preso le distanze da queste affermazioni”.
Domenica scorsa è toccato a Feltri farsi intervistate da ‘Non è l’Arena’ per argomentare, giustificarsi e mettere una ‘pezza a colori’ anche e soprattutto per le tante denunce piovute contro il direttore in sede civile e penale oltre che provvedimenti da parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti e commisione disciplina territoriale.
Arnaldo Capezzuto