Rabbia, dolore, disperazione. Sono i sentimenti che si sono impossessati dei familiari, amici e degli abitanti di Soma Vesuviana, comune alle falde del Vesuvio. Mario Rega Cerciello, 35 anni, il vice brigadiere ammazzato senza pietà – a quello che emerge dalle indagini – pare che siano stati due studenti americani a ferirlo mortalmente.
I due volevano recuperare i loro soldi – 100 euro – impiegati per acquistare una dose di droga da un pusher poi rivelatasi una aspirina. La rabbia, l’ira funesta, la violenza immane si è riversata sul giovane vice brigadiere intervenuto perché sembrava che si trattasse di ‘un cavallo di ritorno’.

Una storia assurda, una follia. Nella chiesa Santa Croce in Santa Maria del Pozzo dove appena il 19 giugno, Mario Rega Cerciello aveva coronato il suo sogno d’amore con Rosa Maria, lunedì prossimo alle 12 si celebreranno i suoi funerali. Raccapriccio, commozione e tanta, tanta rabbia. Mario Rega Cerciello quando non era in servizio svolgeva volontariato.
Un modo per aiutare gli altri e donare il suo tempo a chi soffre. Il coro è unanime per chi ha visto crescere Mario a Somma Vesuviana : “Era un ragazzo d’oro che faceva dell’impegno la sua missione di vita”.

E la chiesa Santa Croce in Santa Maria del Pozzo, era un pezzo della sua vita, la frequentava fin da piccolo e proprio nella casa del Signore ha ricevuto tutti i sacramenti dal battesimo fino al matrimonio.
Fra Casimiro Sedzimir, parroco della chiesa sussurra qualche parola, il volto è teso, la voce flebile solo appena 43 giorni fa ha celebrato il matrimonio tra Mario e Rosa Maria, adesso giovane vedova di una carabiniere che faceva solo il proprio dovere di servitore dello Stato.
Ai funerali dovrebbero partecipare anche il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello della Difesa Elisabetta Trenta.
Pier Paolo Milanese
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