Matteo Salvini indossa l’elmetto. Qualcosa bolle in pentola. Dopo i migranti nel mirino del ministro dell’Interno sono finiti i rom ovvero i loro accampamenti abusivi.
Sembra che qualcosa dalle parti del Viminale cominci a muoversi. Pare siano stati programmati una serie d’interventi in giro per l’Italia.
Si tratta di operazioni di sgombero degli insediamenti illegali nelle periferie delle metropoli italiane. Attività – dicono – che a breve scatteranno in simultanea nel Paese.

Il coordinamento delle attività sarà affidato alle singole Prefetture che seguiranno le precise e dettagliate linee guida emanate dal Viminale.
Non è affatto un caso se il 15 luglio scorso dagli uffici del ministero dell’Interno sia stata firmata e trasmessa la circolare n.16012/110 con oggetto :“Insediamenti abitativi di comunità Rom, Sinti, Caminanti”.
L’intelaiatura burocratica è stata preparata ora si passa alle vie di fatto. Salvini già da ‘semplice’ parlamentare organizzava continuamente blitz nei campi nomadi.

Addirittura dopo una dura polemica con i collettivi, il capo del Carroccio si presentò davanti a un insediamento nomade su di una ruspa. Da ministro ora è giunto il momento di tirare fuori dal garage il pesante mezzo meccanico.
Insomma, il tweet di fuoco che Salvini ha indirizzato contro una nomade non è assolutamente casuale. La donna aveva offeso pesantemente il ministro a tal punto da augurargli che qualcuno gli tirasse una pallottola in testa.
La reazione di Salvini non si è fatta attendere ed è stata durissima, violenta e istintiva. “Ma vi par normale che una zingara a Milano dica ‘A Salvini andrebbe tirata una pallottola in testa’? Stai buona, zingaraccia, stai buona, che tra poco arriva la RUSPA”.

Eccolo il tweet inviato dal ministro dell’Interno e che ha suscitato furibonde polemiche in particolare per aver adoperato il termine discriminatorio ‘zingaraccia’.
Critiche a cui Salvini ha replicato senza batter ciglio e ancora più stizzito : “Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il ministro dell’Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola ‘zingaraccia’. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell’obiettivo zero campi Rom in Italia”.
Il capo del Carroccio non dà tregua e tira dritto per la sua strada. Non è solo. I sondaggi lo premiano come leader e collocano la Lega sul piedistallo di primo partito con una maggioranza di voti che sfiora oltre il 38 per cento.
Pier Paolo Milanese
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