“A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un #Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non tentenna, anzi ribadisce e attacca a muso duro nonostante la foto choc del presunto assassino del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
Una posizione di estrema durezza che stride con la reazione dei giornali e dell’opinione pubblica degli Stati Uniti.
La foto del ragazzo bendato, infatti, ha fatto il giro del mondo. La Cnn, il canale tv più seguito e importante degli Usa ha titolato: “Immagini scioccanti”. La vicenda è rimbalza sui principali siti Usa.
L’immagine dell’americano bendato e ammanettato in caserma è “intollerabile” per W.Post. Ma anche davanti a un evidente grave errore dei Carabinieri, il sistema giudiziario americano ha poco da insegnare.
La foto di Gabriel Natale-Hjorth, uno dei due americani fermati per l’efferato omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega è un caso internazionale.
L’immagine è stata pubblicata dalle testate americane – dal Washington Post al New York Times passando per il Los Angeles Times – dando molto risalto a quanto accaduto a Roma, e soprattutto all’avvio dell’indagine della Procura sulla fotografia.
L’unico a non condannare l’accaduto cioè l’immagine della bendatura e puntare, invece, sull’efferato omicidio è stato il capo del Viminale che ribadisce: “Galera a vita. Lavorando”.
Pier Paolo Milanese
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