Gino Sorbillo e Ciro Salvo si mobilitano e sottoscrivono la lettera aperta inviata dalla Fipe Confcommercio al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per chiedere la riapertura delle pizzerie con l’introduzione dell’asporto e delle consegne a domicilio così consentire la ripresa di un comparto, chiuso in tutta Italia per il contagio da Coronavirus.
“Ad un mese dall’inizio del lockdown è necessario avviare un confronto per individuare un percorso condiviso per riattivare in sicurezza l’attività di consegna a domicilio da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, un servizio che nelle altre regioni italiane è tuttora consentito”, hanno sottolineato il direttore generale di Confcommercio Campania Pasquale Russo che insieme al presidente di Fipe Confcommercio Massimo Di Porzio ha raccolto l’adesione della stragrande maggioranza degli operatori del settore che sono migliaia in Campania, a cominciare da nomi noti come Sorbillo, Antica Pizzeria da Michele, 50 Kalò, Di Matteo, Pepe in grani (Caserta), Poppella, Casa Infante, Antica pizzeria Port’Alba, Carraturo, La Notizia, Mattozzi, Gorizia.
“Riteniamo che in tal modo si possa conseguire un duplice obiettivo : fornire un utile servizio alla cittadinanza, che potrebbe ulteriormente limitare le uscite da casa, nonché dare respiro ad un comparto il cui ritorno alla piena attività avrà tempi lunghissimi rispetto ad altri settori d’impresa”, ha dichiarato Russo auspicando un confronto costruttivo in tempi brevi. “Nel resto del Paese è stato consentito scegliere se rimanere aperti o meno per la consegna a domicilio, chiediamo di adeguare la situazione anche in Campania”, ha concluso Massimo Di Porzio, presidente Fipe Confcommercio.