Blitz della Polizia Penitenziaria all’interno del casa circondariale di Poggioreale. Al setaccio le stanze che ospitano i detenuti, i luoghi della socialità e le aule per le attività secondarie.
A conclusione dell’operazione sono stati rinvenuti e sequestrati tre smartphone e un panetto di hashish. Non è una novità.
In particolare i minicellulari entrano di frequente e di fronte all’utilizzo generalizzato l’allora capo della Procura di Napoli Giovanni Melillo provocatoriamente ma non tanto affermò: “A questo punto permetterei l’uso di cellulari ai detenuti”.
La brillante operazione della polizia penitenziaria riceve il plauso del segretario regionale Campania AS.P.PE-CON.SI.PE Luigi Castaldo il penitenziario partenopeo “è sempre più blindato e attenzionato”.
Il sindacato auspica che in supporto a questo fenomeno siano messe in campo in maniera permanente delle unità cinofile che “apporterebbero maggiore sicurezza”.
“Oggi il poco personale di Polizia Penitenziaria di Poggioreale – continua Castaldo – deve fare i conti con oltre 2100 detenuti che regolarmente effettuano colloqui con i propri familiari; con uno scompenso atavico tra diritti soggettivi e carichi di lavoro, basti sapere che è difficile poter concedergli periodi feriali”.
Il sindacalista rivolge il plauso proprio “a quel poco personale che nonostante tutto, con alto senso del dovere e forte spirito di abnegazione, riesce a garantire la sicurezza all’interno del penitenziario napoletano nell’interesse di tutti, salvaguardando l’incolumità di migliaia di reclusi”.