Abbattuto un altarino al rione Conocal di Ponticelli. La cappella con lo sfondo celeste e un quadro e una statuetta raffiguranti entrambi una Madonna con Gesù bambino, statuette di angeli poste in alto e immagini che ritraevano affiliati uccisi nel corso delle tante guerre di camorra tra queste quella del fratello della moglie del boss Antonio D’Amico, della madre di Vincenzo Costanzo, il 26enne ucciso lo scorso 5 maggio e di altri presunti affiliati ammazzati in diversi raid.

Tra le immagini presenti c’erano inoltre quelle di due giovani estranei alle logiche criminali, anche loro deceduti. La cappella è stata smantellata dai vigili del fuoco scortati dalle forze dell’ordine nel corso dell’operazione ‘alto impatto’.
Il luogo è stato al centro dei riflettori della cronaca nera per un video postato su tiktok dove in una processione molto affollata si rendeva omaggio proprio a Vincenzo Costanzo, ritenuto dagli investigatori il reggente del clan D’Amico e ucciso nel mezzo dei festeggiamenti del terzo scudetto del Napoli.

Con gli arresti di oggi, le manette sono scattate ai polsi di esponenti dell’alleanza dei clan Minichini-De Luca Bossa-Schisa-Casella-Rinaldi si pone un freno al dilagare dello scontro che da un paio di anni ha trasformato i quartieri dell’area Est di Napoli, in campi di battaglia.
Sono state numerose le perquisizioni eseguite nel complesso di edilizia popolare Conocal di Ponticelli, nell’area orientale di Napoli, territorio dove si è svolto un servizio ad Alto impatto di carabinieri, polizia e guardia di finanza. L’attività ha consentito di denunciare a vario titolo sette persone.

Sono state sequestrate complessivamente: armi e relativo munizionamento, tabacchi lavorati esteri, ingenti quantità di cocaina, hashish e marijuana, oltre a materiale per il confezionamento degli stupefacenti, denaro contante, banconote false, veicoli rubati e pezzi di ricambio, capi di abbigliamento e scarpe contraffatte, un locale commerciale, sistemi di videosorveglianza usati per eludere eventuali controlli di polizia, una cappella votiva e diversi veicoli risultati rubati.
Sono stati effettuati anche controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada. L’attività congiunta ha visto la partecipazione del personale della questura di Napoli, della squadra mobile, Sisco, dei commissariati di Ponticelli, Poggioreale e Vicaria-Mercato, del reparto Prevenzione Crimine Campania, delle Uopi, della polizia stradale, della polizia scientifica, militari del 10° reggimento Campania, di nucleo investigativo Napoli, nucleo operativo Napoli Poggioreale, compagnia Napoli Poggioreale, cinofili antidroga, nucleo Elicotteristi e del team Api.
Inoltre, la guardia di finanza, con la componente Atpi del gruppo Pronto Impiego Napoli, le unità cinofile, il gruppo Giugliano in Campania, il gruppo Torre Annunziata, il 2° nucleo operativo metropolitano e il nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli. Infine, il personale dei vigili del fuoco ha provveduto a rimuovere ostacoli fissi posti a protezione delle attività illecite.
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