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LA FESTA DELLA LIBERAZIONE è coincisa, a Napoli, con  l’appuntamento-evento “Comicon”, l’attesissimo salone internazionale dedicato al fumetto, l’animazione e ai cosplay. La manifestazione richiama centinaia di appassionati da tutta Italia ed è ospitata nella Mostra d’Oltremare, padiglioni con decine di stand ricchi di gadget di ogni tipo, numeri introvabili di fumetti manga e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Un paradiso per appassionati e ragazzi di tutte le età. L’intoppo è nato nell’arrivarci e nell’entrare. Fin dal primo mattino, infatti, comitive, cosplayer, curiosi e collezionisti si sono ritrovati nello spiazzo antistante la biglietteria, a piazzale Tecchio, con l’intento di comperare l’agognato biglietto (valido per tutti e quattro giorni della manifestazione) ed entrare rapidamente nel magico regno della fantasia. Ma la realtà è ben altra cosa.

Il tempo di attesa alla biglietteria inizia ad aumentare esponenzialmente e i primi che riescono a strappare il tanto atteso lasciapassare,  sorridono soddisfatti per avercela fatta. “Sono qui dalle sette e mezzo” racconta un ragazzo vestito da joker.

Col passare delle ore, la situazione diventa incandescente: la coda aumenta di pari passo con la temperatura e, intorno alle ore 12, non se ne viene più a capo. Un unico serpente chilometrico e rovente di centinaia di corpi-stimati in circa diecimila visitatori , surriscaldati dal calore del sole e dall’attesa snervante.

Non c’era,  nel piazzale, uno spazio vuoto: un’infinita marea umana. Sudata. Accatastata. Traballante. Poche le difese: ombrelli aperti e giornali a cercare l’illusione della frescura. Ogni tanto  lo scoppio di applausi sottolineava il lento scorrere della fila. Si raccolgono commenti basiti tra i  cosplayer colorati che continuano ad invadere Fuorigrotta .

“Ma è la coda? ” chiedono, strabuzzando gli occhi. Intere famigliole desistono e vanno via: “Impossibile. Torniamo a casa” sentenzia un papà, sotto gli occhi un po’ delusi del figlioletto. Ma la soluzione è a portata di mano, un po’ più in là , lontana da occhi indiscreti. Infatti  appaiono “rivenditori estemporanei” che mostrano tra le mani mazzette di preziosi ticket d’ingresso richiamando, con frasi ad effetto, gli avventori.

“Non fate la coda!” e “Risparmiatevi la coda !” il canto. La tentazione è forte per molti e frotte di ragazzi si guardano consultandosi rapidamente, lo sguardo che spazia lontano, su quei corpi in coda nel piazzale. La contrattazione è rapida:il prezzo oscilla  tra i 15 e 20 euro, una piccola sovrattassa- il costo a prezzo pieno è di 12 euro- che si paga volentieri pur di varcare la soglia incantata.

Peccato che la chiave d’accesso, per molti,  non sia stata altrettanto magica ma inospitale e poco organizzata. L’acquisto dei biglietti era consentito anche on line ma per coloro che non hanno usufruito di tale possibilità, la stragrande maggioranza, comperare il ticket è stata un’odissea che ha smorzato entusiasmo,  e ,in alcuni casi, causato malori tra ragazzi, stremati dal caldo e dalla stanchezza. W il comicon!!!

Monica Capezzuto

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