Casi di scabbia a bordo delle due navi Ong bloccate dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli. Appello a Conte

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Restano bloccate fuori dal limite delle acque italiane la Mare Jonio e Alan Kurdi con i naufraghi a bordo. Una situazione difficile e con il trascorrere dei giorni si aggravano le condizioni sulle due imbarcazioni.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini con il supporto dei due colleghi della Difesa Elisabetta Trenta e delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha firmato il divieto all’ingresso delle due imbarcazioni delle Ong in acque italiane.

È quanto si apprende da fonti del Viminale secondo le quali “nelle scorse ore il provvedimento è stato notificato”.

In particolare appare critica la situazione sulla Mare Jonio. Marinai, volontari e migranti sono stremati. Tra l’altro ci sono anche problemi tecnici e meccanici. Si è rotta una pompa e quindi manca l’acqua. Ci si lava calando i secchi a mare.

Il ponte è impraticabile, pieno di rifiuti e di sacchi neri con dentro gli abiti intrisi di benzina e urina che i sopravvissuti avevano addosso al momento della fuga.

Ci sono anche casi di scabbia che cominciano a preoccupare non poco. A Palazzo Chigi sono irremovibili nonostante l’appello al premier incaricato Giuseppe Conte. Non si esclude un intervento della magistratura.

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