Sicilia chiama, Milano risponde: maxi blitz contro la Stidda

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Manette per 110 affiliati alla Stidda. Indagini partite da Gela e finite a Milano. I clan perdenti di un tempo, sterminati dalla Cosa nostra di Riina, ora comandano.

I boss sopravvissuti sono diventati manager nel settore alimentare e dell’intermediazione finanziaria.

La Squadra mobile di Caltanissetta e il Servizio centrale operativo della polizia hanno scoperto che i ‘ribelli’ di un tempo sono diventati la nuova classe dirigente mafiosa che governa Gela, uno dei centri più ricchi della provincia nissena.

In 110 sono stati arrestati questa notte in un blitz, disposto dalla direzione distrettuale antimafia nissena, che ha posto la città sotto assedio.

Altri 15 fiancheggiatori dei padrini siciliani sono stati bloccati in Nord Italia su disposizione della dda di Brescia, nell’ambito di un’ordinanza che riguarda complessivamente 75 persone, arrestate per reati finanziari, tutti legati agli affari dei clan.

Gli accertamenti condotti con la collaborazione dalla Guardia di finanza hanno portato a sequestri di beni per 35 milioni di euro.

Totò Riina, il capo dei capi, il tiranno di Cosa nostra, è morto e con lui è finita la stagione dei mafiosi Corleonesi.

A Palermo sono tornati gli Inzerillo dall’America, a Caltanissetta sono tornati gli stiddari. E sono tornati con tanti soldi in tasca, quelli mai sequestrati.

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