Omicidio Sacchi, la vittima prima dell’omicidio fu aggredito con una mazza da da baseball. La fidanzata deve raccontare la verità

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L’autopsia ha certificato che Luca Sacchi, il 24enne ammazzato con un colpo di pistola esploso alla testa, prima dell’esecuzione si difese da una aggressione a colpi di mazza.

Lo studio dei lividi e delle ecchimosi in sede di autopsia svelano che il 24enne fu aggredito e picchiato.

In particolare la vittima si difese parandosi la faccia con le braccia da una serie di colpi di mazza da baseball, durante l’aggressione avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana davanti al pub in zona Appio a Roma.

Per quell’efferato delitto sono finiti in carcere i 21enni Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Sono diversi i lividi, emersi nel corso dell’esame autoptico, sulle braccia di Luca che sono compatibili con il fatto che il giovane abbia cercato di attutire i colpi della mazza diretti al volto.

Dai contatti telefonici sembra che spacciatori, mediatori e la vittima e la sua enigmatica fidanzata la croata Anastasyia, che nei prossimi giorni sarà riconvocato per essere interrogata, si erano dati appuntamento.

La posizione di Anastasyia è all’attento vaglio dei magitrati. La giovane in più di una occasione si è contraddetta e mentito.

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