Fede ‘N’Marlen : “Il nostro prossimo album sarà sacro”

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Il duo femminile partenopeo in attesa del terzo lavoro discografico sarà protagonista sabato prossimo al Common Ground in versione “elettrica”insieme a importanti musicisti partenopei.

Ragazze, sei anni di musica e due dischi insieme ( uno in arrivo). Un bilancio del vostro percorso artistico?

“Sono passati sei anni ma a tratti sembrano esserne passati 30! Questo in primis per la quantità di ricordi, di esperienze fatte insieme, di kilometri macinati, di live e di incontri che hanno letteralmente stravolto le nostre vite. Ad oggi quasi tutto ciò che ci riguarda ha come genesi “Fede ‘n’ Marlen”. Questo mi sembra un ottimo bilancio! Penso che la cosa più importante rispetto ad ogni sguardo all’indietro è se il passato ancora funga da spinta per andare avanti o meno. Il nostro percorso è esattamente questo. Al tempo stesso ricordo e trampolino di cose che vogliamo fare insieme, storie da raccogliere, musica da far viaggiare oltre i confini della nostra città … e poi chissa!”

Sabato prossimo al Common Ground vedremo un live in versione “elettrico” con tanti e importanti artisti della scena musicale contemporanea campana. Come nata questa idea ?

“Il nostro live è stato fin dall’inizio principalmente in duo, ma abbiamo sempre amato le collaborazioni e le sperimentazioni di ogni genere. Le canzoni in genere puoi vestirle in vari modi, la cura sta nel tutelarne l’animo, il messaggio. Abbiamo suonato le stesse canzoni con una sezione di archi e poi in chiave rock! Elettrico è sicuramente l’aggettivo giusto per il set che porteremo al Common Ground. La scelta degli artisti, Ciro Tuzzi, Luca Costanzo, Walter Marzocchella è stata spinta inizialmente dalla stima poi da affinità musicali e umane, per noi inscindibili”.

“Intercostale” e “Alabastro” sono due singoli inseriti nel vostro prossimo lavoro discografico. Quale è  stata la genesi di questi due pezzi?

“Intercostale e Alabastro sono due pezzi del nuovo Album scritti separatamente. Attingono però entrambi da due storie d’amore, anche se completamente diverse. La prima racconta l’amore per una persona che non c’è più, una madre, che nonostante l’assenza vive protetta dallo “spazio intercostale” della figlia. La seconda è la storia di due persone che si affidano per la vita, si proteggeranno e renderanno la loro casa il confine dentro il quale sconfinare. È la canzone che vorremmo si dedicasse sempre affianco alla frase “abbandonati!”, ci sono io affianco a te”

Senza anticiparci nulla, un  aggettivo per definire il  vostro prossimo album?

Sacro

Attualmente, nella scena musicale internazionale, c è qualche nome che vi attrae particolarmente, o ascoltate?

“Una voce e autrice molto interessante è franco berbera, Hindi Zahra, una donna che ha saputo fare un lavoro di commistione fra la sua forte tradizione musicale berbera e il folk pop internazionale, oltre che musicale nel suo stesso stile. Carismatica. Poi per essere giovani diremmo Billie Eilish, minimal, crazy e determinata. Come piace a noi”. 

Sergio Cimmino

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