Francamente la consigliera regionale ex Forza Italia approdata nella lista Campania Libera in sostegno della candidatura di Vincenzo De Luca non si può sentire.
Nel corso della conferenza stampa Flora Beneduce a chi gli chiedeva dei suoi problemi giudiziaria ha liquida tutto come se si trattasse di gossip, voci messe in giro ad arte, di attacchi politici, calunnie.
Flora Beneduce sa districarsi, evitare, schivare e non inciampare nelle polemica.
La Beneduce è la vedova di Armando De Rosa, segretario particolare dell’ex ministro Antonio Gava e passato alla ‘storia’ per una intercettazione in cui il politico doroteo dopo aver ricevuto dalle mani di De Rosa una tangente, vista l’esigua consistenza disse : “A chi le vuoi dare queste Pampuglie”.
La consigliera regionale uscente è sotto processo per voto di scambio con il collega Armando Cesaro e relativo alle scorse elezioni regionali, è rinviata a giudizio per un abuso edilizio e compare negli atti dell’inchiesta su Sant’Antimo dove politica, camorra e imprenditori andavano a braccetto.
“De Luca è l’albero della vita, una quercia – sussurra – le indagini che mi riguardano equivalgono a una caccia alle streghe. Nelle indagini io non c’entro per niente, il mio nome compare in una intercettazione fatta per altri motivi – tranquillizza – è una indagine che non mi appartiene per niente”.
“Sono entrata in un mobilificio ed ho trovato il padre di un consigliere ed abbiamo parlato della sua patologia – sottolinea – non conosco né il boss Puca né suo figlio”.
“De Luca è entusiasta della mia candidatura – evidenzia – sono diversi anni che le forze dell’ordine mi intercettano”.
“Chi mi accusa di essere una trasformista dice una cosa non vera – riflette – non sono una trasformista, i miei elettori mi seguono, i miei elettori li conosco uno a uno e li guardo negli occhi. Non ho bisogno di pacchetti di voti, Forza Italia è trasformista, non certo io”.
E c’era chi chiedeva co ingenuità a De Luca discontinuità politica, programmi e liste pulite. Qui siamo oltre. Addirittura alla ricomposizione della corrente dorotea. Senza parole.
Arnaldo Capezzuto