Sono tumori rari (ovvero tumori che colpiscono meno di 6 persone su 100 mila l’anno), insorgono nei tessuti di ”sostegno” del corpo (tessuto connettivo) e in Europa colpiscono circa 28 mila persone ogni anno mentre in Italia si stimano oltre 3.600 nuove diagnosi l’anno.
Sono i sarcomi, e possono aver origine nei muscoli, nell’osso, nei nervi, nella cartilagine, nei tendini, negli strati profondi della pelle, nei vasi sanguigni e nel tessuto adiposo. Possono colpire quindi qualsiasi parte del corpo e ogni fascia di età, dai bambini agli adulti.
Esistono oltre 100 diversi tipi che presentano prognosi, caratteristiche diverse e richiedono trattamenti terapeutici differenti tra loro.
Cinque di questi hanno colpito Giulia, Michele, Jessica, Maurizio e Simone, che hanno deciso di raccontare in un video le loro storie e diventare protagonisti della campagna ‘Più forti del sarcoma’.
La campagna si svolgerà per tutto il mese di luglio: Giulia vive ad Assisi e ha 27 anni, Michele di anni ne ha 28 ed è di Udine, Jessica è neomamma di 31 anni e vive a Genova, Maurizio ha 32 anni e studia a Bari all’università, Simone è di Pordenone e la diagnosi l’ha avuta a soli 18 anni.
La Campagna italiana Sarcomi 2020 ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare su questi tumori rari e aggressivi, che colpiscono spesso – in alcune loro forme – i giovanissimi e sono difficili da riconoscere in fase iniziale. Fino a quattro diagnosi su dieci risultano sbagliate.
Questo si riflette nella decisione terapeutica, aumentando il rischio di trattamenti non appropriati – in primis la chirurgia – e diminuendo le possibilità di sopravvivenza.
Il video della Campagna italiana viene diffuso da oggi su Facebook, Youtube e Twitter, all’insegna dell’hashtag: #piùfortidelsarcoma e #sarcomaawareness.
I video integrali delle testimonianze saranno consultabili su Youtube e online sul sito web www.retesarcoma.it, dove sono disponibili anche informazioni sull’argomento, aggiornamenti sulla ricerca nel settore e indirizzi utili dei centri principali specialistici a cui rivolgersi in caso di sospetto.