Luca Zaia stravince in Veneto. Il presidente uscente viaggia al 73, 50 e la sua lista personale è al 41, 20 mentre la Lega è al 15,80.
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Se a questo risultato si aggiunge il flop in Toscana e in particolare della candidata salviniana Susanna Ceccardi giunta a uno striminzito 41 per cento, le difficoltà di Raffaele Fitto in Puglia e l’inconsistenza della Lega al Sud allora all’orizzonte si intravedono nuvole nere.
Prima fra tutte la leadership di Salvini. I rumors sono tanti e anche le critiche.
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Zaia potrebbe far sentire la sua voce e imporre una poderosa sterzata alla Lega.
Abbandonare il progetto della nazionalizzazione del Carroccio e puntare nuovamente su di una Lega del Nord dei territori, delle istanze del Nord Est più bossiana.