Il tribunale di Napoli ha rinviato l’udienza su una presunta condotta antisindacale di Whirlpool relativa alle procedure di licenziamento di 320 dipendenti dello stabilimento di Napoli di via Argine a mercoledi’ 27 ottobre prossimo.
Il ricorso è stato presentato da Fim, Fiom e Uilm contro i licenziamenti dei 320 dipendenti della Whirlpool di Napoli.
“Escludiamo che l’azienda dia corso all’invio delle lettere di licenziamento con un processo in corso”.
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Spiega Rosario Rappa, segretario generale Fiom Cgil Napoli in sit in davanti alla sede del Tribunale di Napoli.
“Una decisione – ha ricordato Rappa – che viola gli accordi sottoscritti, con un comportamento antisindacale. Il magistrato ha studiato le carte e la richiesta di approfondimento per verificare se era prevedibile il cambio di mercato, sulla base di una documentazione in inglese, ne è l’esempio”.
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“Ora dovrà essere tradotta e dovrà essere ascoltato un testimone che dovrà spiegarne le motivazioni. Noi siamo per il rispetto della magistratura e chiederemo di portare, alla prossima udienza, uno o più infomatori per sostenere che è stato sottoscritto un accordo falso, in cui – ha concluso Rappa – si è mentito sapendo di mentire”.
Appresa la notizia la multinazionale americana ha deciso di non procederà all’invio delle lettere di licenziamento fino al prossimo 29 ottobre. È questo quanto si apprende da fonti aziendali, dopo che il giudice ha aggiornato l’udienza sul ricorso contro i licenziamenti presentato dai sindacati al prossimo 27 ottobre al fine di consentire la presentazione di ulteriori documenti e l’audizione di testimoni per la discussione della causa.
Nella vertenza Whirlpool “ci sono dei passaggi di approfondimento che vanno in direzione positiva, le insidie sono molte e il percorso delicato ma se si va avanti così si può arrivare a una soluzione buona”.
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, lo ha detto rispondendo ad una domanda a margine del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria