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Allo stadio “Gianrrusso” di Quarto si respira un profumo nuovo di legalità. Una squadra liberata dalle grinfie dei clan  diventa simbolo e resistenza contro le cosche della camorra. Una battaglia che diventa unica in Italia e lancia un messaggio forte e dirompente anche al mondo delle varie calciopoli nostrane. Ci ha messo la faccia Luigi Cuomo, presidente dell’associazione antiracket Sos impresa e protagonista da anni di battaglie importanti contro il pizzo e l’usura nel quartiere Pianura.

Gigi, come tutti lo chiamano, ama le sfide al limite dell’impossibile.

Quando la Procura di Napoli d’intesa con l’amministratore giudiziario della società calcistica Ssd Quarto calcio – sotto sequestro da un anno dopo un blitz anticamorra – lo ha nominato nuovo dirigente unico del club: il vulcanico Cuomo non si è fermato un attimo.

“Attorno a questa squadra bisogna ricostruire una rete di solidarietà fatta dai cittadini onesti e da forze sane per lanciare un messaggio di legalità e lotta ai clan alla città di Quarto” ripete come un mantra Luigi Cuomo ai suoi collaboratori. Accanto a quest’esperienza unica in Italia si è schierato il pm anticamorra Antonello Ardituro e Lorenzo Diana, esponente della “Rete per la legalità” ma soprattutto i movimenti e l’associazionismo che sostengono con forza questo inedito progetto.  Ai tempi di combine, calciopoli e boss a bordo campo quest’antiracket in calzoncini è proprio una bella storia.

Pier Paolo Milanese

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