Tampone sospeso al Rione Sanità già 5oo prenotati

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Sono già 500 le prenotazioni per il tampone solidale, a Napoli, per l’iniziativa promossa dall’associazione dalla Fondazione Comunità di San Gennaro Onlus e SaDiSa , insieme con la farmacia Mele e le Terza Municipalità.

A partire dalle 8.30 di domani, la Basilica di San Severo a Capodimonte, accoglierà le persone che hanno prenotato il tampone antigenico. La basilica ha due ingressi, uno laterale, l’altro centrale. Si entrerà da quello laterale e, dopo aver rispettato il protocollo (misurazione della temperatura, consenso informato, sanificazione delle mani), le persone saranno indirizzate all’interno della struttura per sottoporsi al test. Al termine, usciranno dalla basilica dall’ingresso principale.

A effettuare i test personale medico che ha aderito all’iniziativa su base del tutto volontaria. Ogni giorno saranno effettuati circa 100 tamponi e i risultati, in caso di positività, saranno comunicati alle autorità sanitarie, così come previsto. Si entra solo su prenotazione, contattando il numero 3792151320, e presentando la prescrizione medica, così come previsto dalle disposizioni regionali. Gli orari per effettuare il test sono: dalle 8.30 alle 14 e dalle 15 alle 20.

L’idea di un tampone solidale, al costo di 18 euro, nasce per garantire anche alle fasce deboli la possibilità di sottoporsi allo screening anti-covid, in uno dei quartieri maggiormente colpiti dalla crisi economica legata alla pandemia. Accanto al tampone ‘solidale’ c’è una iniziativa parallela per consentire a chiunque di sottoporsi allo screening: il tampone sospeso. Con una piccola donazione, attraverso una campagna di fundraising, è possibile contribuire a pagare il tampone a chi non può permetterselo.

Basta andare sul sito della Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus dove è segnato l’Iban e indicare nella causale ‘Tampone sospeso’. Oggi, invece, l’iniziativa è partita per i senza fissa dimora.

Nel centro La tenda, sono stati sottoposti al tampone gli homeless accolti dalla struttura, per una precisa disposizione degli organizzatori di rendere primi gli ultimi. Nei mesi del primo lockdown, a partire da marzo e fino allo scorso mese di ottobre, la Fondazione di comunità San Gennaro ha dato vita a una iniziativa a sostegno del quartiere, famiglie e commercianti.

Sono stati raccolti 200mila euro distribuiti sotto forma di card alle famiglie segnalate dalle parrocchie per le difficoltà economiche, un bonus che doveva essere speso solo negli esercizi commerciali del quartiere che, a loro volta, si sono impegnati a donare il 10% del ricavato. Un ‘esperimento’ di economia circolare riuscito e che si sta valutando di ripetere.

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