È morto il giornalista Giampaolo Pansa, aveva 84 anni. Polemista e grande penna.
Un cronista di razza e negli ulimi anni della sua vita in una serie di libri dallo stampo storico ha ricostruito e raccontato da sinistra le storie della resistenza italiana che si macchiarono di reati e violenze nei confronti degli sconfitti.
Nativo di Casale Monferrato, laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi intitolata Guerra partigiana tra Genova e il Po (relatore Guido Quazza) cominciò a muovere i primi passi nei quotidiani locali.
Dopo qualche anno il salto di qualità con l’approdo al quotidano La Repubblica dove ha ricoperto il ruolo di vicedirettore e per poi essere condirettore del settimanale l’Espresso.
Negli anni 70 è stata una firma storica anche per il Corriere della Sera contribuendo al successo del giornale con numerosi scoop.
Autore di saggi e studi storici sulla Seconda guerra mondiale e sulla Resistenza italiana.
L’ultimo libro di pochi mesi fa : “Il diddatore” dedicato a Matteo Salvini.
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